Cicatrici: come gestirle e con quali tecniche
29 Aprile 2020Trattamento R.I.C.E. per la gestione degli infortuni
29 Aprile 2020Il dolore miofasciale è causato da uno stress muscolare anomalo che colpisce la fascia (tessuto connettivo che copre i muscoli). Questa sindrome del dolore può essere confusa con la fibromialgia e può anche accompagnarla. A differenza della fibromialgia, il dolore miofasciale tende a manifestarsi in modo locale nei trigger point, in contrapposizione ai tender point tipici della fibromialgia, e nella quale il dolore è diffuso e generalizzato.
Cause del dolore miofasciale
Oltre ad una tensione muscolare anomala, altre cause sono la tensione, lo spasmo o l’affaticamento dei muscoli come per esempio molto spesso avviene nei muscoli masticatori. La digrignazione dei denti e la contrazione della mandibola dovute per esempio allo stress con il tempo possono causare l’insorgenza di trigger point e dunque del dolore di origine miofasciale.
In questo caso, il dolore miofasciale limita il movimento della mandibola e colpisce anche i muscoli del collo, della schiena e delle spalle. È importante chiarire che questa tipologia di dolore può colpire qualsiasi muscolo scheletrico del corpo e non si limita dunque ai muscoli della masticazione.
Diagnosi
Il terapista può diagnosticarlo dopo che durante l’esame fisico è in grado di riprodurre la sintomatologia premendo sui trigger point. Le radiografie non sono utili per la diagnosi di questo tipo di malessere. L’insorgenza del dolore miofasciale può essere acuta a seguito di una lesione o cronica a seguito di una postura scorretta o di un uso eccessivo della muscolatura per movimenti ripetuti.
Trattamento
Iniziamo con il dire che non è considerato mortale, ma può incidere in modo significativo sulla qualità della vita. Il trattamento è importante e può includere:
- Rilascio miofasciale
- Dry needling
- Elettromedicali quali TECAR e Microlab
- farmaci per ridurre la tensione muscolare (miorilassanti)
- iniezioni di botox per alleviare gli spasmi muscolari nei casi più gravi
È interessante notare che se non trattata, la sindrome rimane presente anche per numerosi anni.
Distinguere il dolore miofasciale dalla fibromialgia
Il dolore miofasciale generalmente è più localizzato e colpisce dunque aree specifiche del corpo.
La fibromialgia è un disturbo muscoloscheletrico cronico o a lungo termine che è caratterizzato da dolore e disagio più aree del corpo e in particolare su alcuni punti specifici chiamati tender point. Questo dolore porta a problemi di sonno così come mal di testa e stanchezza. La fibromialgia si traduce in un dolore diffuso, e gli esperti suggeriscono che la fibromialgia si verifica perché l’elaborazione del dolore è anormale in quelli con questa condizione. Più specificamente, i risultati di studi di ricerca mostrano che le persone con fibromialgia hanno aumentati i livelli di glutammato nel sistema nervoso centrale. Il glutammato è un neurotrasmettitore eccitante, che apparentemente quando è presente in livelli aumentati è legato al dolore della fibromialgia.
Esiste un grande dibattito sul fatto che il dolore miofasciale sia un’entità patologica separata dalla fibromialgia o un sottotipo di fibromialgia. Una differenza specifica tra queste due condizioni è la presenza di punti di innesco. Nelle persone con dolore miofasciale, la palpazione o il contatto con alcuni punti specifici (descritti anche come “trigger point”) può causare un salto di dolore.
In prospettiva, sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire completamente il rapporto tra dolore miofasciale e fibromialgia.
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Dr. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista