Che cos’è l’epicondilite?

L’epicondilite è una infiammazione del tendine dei muscoli estensori del polso che provoca dolore a livello della regione laterale del gomito.

Nonostante sia generalmente conosciuta con il termine “gomito del tennista”, in quanto si manifesta spesso in persone che praticano questo tipo di sport, l’epicondilite si osserva facilmente anche in comuni attività lavorative che richiedono lavori manuali molto pesanti, lavori ripetitivi in catena di montaggio o l’utilizzo prolungato di mouse e tastiera.

Nella fase iniziale, durante lo svolgimento delle più comuni azioni di vita quotidiana, come portare le buste della spesa, aprire una bottiglia o anche semplicemente tenere in mano un bicchiere d’acqua, il paziente riferisce di provare solo un leggero dolore nella parte laterale del gomito.

Questo fastidio se non curato per tempo si trasforma poi in un dolore quasi costante che può arrivare ad impedire lo svolgimento anche delle semplici attività giornaliere, fino a diventare una condizione invalidante. In genere il dolore non si manifesta durante il riposo notturno e comunque non è così intenso da svegliare chi soffre di tale problematica.

Diagnosi

La diagnosi si basa principalmente sull’esaminazione clinica durante la quale vengono effettuati alcuni test finalizzati a riprodurre il dolore e che se positivi risultano avere una specificità molto elevata.

Come intervenire?

Nonostante l’epicondilite sia considerata una condizione molto difficile da trattare e che richiede tempi molto lunghi di recupero, diverse ricerche mediche hanno dimostrato che la terapia manuale, associata alla terapia strumentale, può risultare molto utile nell’aiutare coloro che ne soffrono. Così come espresso nei precedenti articoli, anche in questo caso è necessario non solo agire sul sintomo, e quindi intervenire sulla parte laterale del gomito per ridurre il dolore, ma è fondamentale andare anche alla ricerca della causa del problema che spesso risiede in una cattiva postura.

Infatti, per esempio, una scorretta posizione delle spalle, le quali generalmente tendono ad incurvarsi in avanti, può causare una rotazione interna delle braccia con conseguente messa in tensione dei muscoli estensori del polso.

Questi, in tal modo, diventano più facilmente soggetti a disfunzioni e portare poi all’insorgere della infiammazione all’epicondilo e infine del dolore. Risulta evidente che il solo utilizzo di apparecchiature specifiche, quali per esempio Tecar e Laser, la somministrazione di anti-infiammatori e antidolorifici o l’uso di tutori per l’avambraccio non sia completamente efficace nel trattare questa condizione e che sia necessario quindi intervenire anche sulla postura.

L’Osteopatia Funzionale

L’Osteopatia funzionale in questo caso risulta essere particolarmente indicata in quanto interviene contemporaneamente sia a livello strutturale che funzionale. Attraverso tecniche osteopatiche, elimina eventuali restrizioni articolari per ristabilire il corretto movimento sia delle vertebre toraciche e cervicali che del gomito.

Con l’utilizzo poi di tecniche funzionali ristabilisce il corretto equilibrio tra i muscoli che si inseriscono sulle scapole riportando così le spalle in posizione neutra e diminuendo la rotazione interne della braccia. In questo modo si elimina la tensione sui muscoli estensori del polso riducendo l’infiammazione sul gomito e di conseguenza il dolore.

Prevenzione

Piccoli accorgimenti, quali il mantenere una posizione eretta con le spalle ben retratte quando ci si trova al computer, magari associata anche all’utilizzo di una sedia ergonomica, oppure esercizi di stretching per i muscoli pettorali, possono senza ombra di dubbio prevenire l’insorgere di questa condizione e accelerare i tempi di recupero nel caso che tale condizione si sia già manifestata.

Dr. Christian Tonanzi
Osteopata, Fisioterapista e Docente