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5 Ottobre 2023In questo articolo andrò ad affrontare un argomento molto “caldo”: la correlazione tra CATTIVA POSTURA e MAL DI SCHIENA.
Quindi, se vuoi liberarti dal mal di schiena, ti trovi nel posto giusto.
Questo non è il solito articolo che puoi trovare in rete e che ti illustra qualche esercizio miracoloso per liberarti dal dolore.
Quello che ti racconterò sarà molto spesso l’opposto di quello che ti hanno raccontato fino a oggi e sarai costretto a rivedere molte delle tue credenze sul mal di schiena (e sulla postura).
Quando avrai finito di leggere ciò che ho scritto per te avrai ben chiaro che non hai bisogno di migliorare la postura per non soffrire più di mal di schiena. O, almeno, non nel modo in cui vogliono farti credere allungando semplicemente qualche muscolo o rinforzandone altri!
Sarai inoltre in grado di scegliere con molta cura quale metodo seguire per liberarti dal mal di schiena e migliorare il tuo stato di salute.
Prima di tutto però mi presento…
Mi chiamo Christian Tonanzi e sono un Osteopata e Fisioterapista specializzato nelle problematiche della colonna vertebrale.
All’età di 20 anni ho iniziato a soffrire di Mal di Schiena. Dopo aver consultato numerosi specialisti senza però ottenere alcun risultato, ho deciso di lasciare il mio lavoro da impiegato e iniziare a studiare per risolvere da solo il mio problema.
Ho così conseguito la Laurea in Fisioterapia nel 2008 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. è stato poi il turno della Laurea in Osteopatianel 2013 presso la prestigiosa European School of Osteopathy di Maidstone nel Regno Unito, dopo aver frequentato un percorso universitario della durata di 4 anni.
Successivamente ho frequentato anche numerosi corsi di specializzazione in tutto il mondo sul mal di schiena per essere in grado di impostare un trattamento specifico e mirato per ogni mio paziente ed intervenire sulla causa piuttosto che sul sintomo di questo fastidioso quanto comune problema.
In questi anni grazie al mio metodo di lavoro ho aiutato migliaia di persone a liberarsi dal dolore e ritrovare il benessere.
Le 5 false credenze su cattiva postura e mal di schiena
La maggior parte dei pazienti che si rivolgono a me presso il mio studio Osteomov, lamentano mal di schiena e credono (erroneamente) che per liberarsene sia necessario intervenire per migliorare la propria postura.
Molti di questi pazienti, prima di iniziare il proprio percorso terapeutico con me, si erano già affidati ad altri professionisti: da fisioterapisti ai posturologi certificati, sino ai personal trainer. Alcuni avevano anche provato la strada del fai da te acquistando sul web videocorsi miracolosi, capaci in poche settimane di migliorare la postura ed eliminare il mal di schiena PER SEMPRE eseguendo semplicemente qualche esercizio di allungamento e di rinforzo muscolare.
Il problema, come molto spesso ripeto, è che queste terapie “fatte in casa” non si adattano alle tue specifiche esigenze e alla tua storia clinica. Inoltre, si dimostrano prive di basi fisiologiche, anatomiche e fisioterapiche certificate scientificamente.
Il modo in cui rimani in piedi, in cui siedi o ti muovi è la somma di diversi fattori fisici e psicologici relazionati al TUO corpo, non soltanto alle leggi dell’anatomia.
Ecco che liberarsi dal mal di schiena diventa problematico se ci si limita a seguire le regole generali dei libri di anatomia. Questo perché non tengono conto delle esigenze del tuo corpo specifico. Oppure si continua ancora oggi a credere in una serie di falsi miti, privi di affidabilità scientifica.
Iniziamo a entrare nel dettaglio dell’argomento cattiva postura e mal di schiena.
Falsa Credenza 1:
“La causa del dolore articolare è sempre una cattiva postura”
Potremmo dire che questa falsa credenza sia l’ABC del sentito dire sul mal di schiena. Quante volte ti sarà capitato di sentire o sentirti dire: “Sei gobbo, se non addrizzi la tua postura ti verrà mal di schiena!”, oppure l’inverso: “Hai mal di schiena? È normale, se mantieni quella postura così gobba…”.
Credere che una cattiva postura sia la causa del tuo mal di schiena, e che dunque si possa curare il dolore migliorando la postura è assolutamente un’idea sbagliata.
Ti chiederai giustamente:
Perché se questa associazione è così priva di fondamento scientifica, viene comunque data per scontata e concepita immediatamente? La risposta risiede proprio in questo dato di fatto: essendo dato per scontato, questo nesso causa-effetto è concepito come “razionalmente fondato” e dunque VERO.
Ebbene, nonostante possa sembrare logico, la verità è che non esistono assolutamente evidenze scientifiche che dimostrino la diretta correlazione tra alterazioni posturali e mal di schiena (se non in rarissimi casi specifici). Ne consegue che non è in generale configurabile un nesso causale-effettivo tra i due fenomeni!
Infatti, se la cattiva postura fosse la causa del tuo mal di schiena, dovremmo di conseguenza affermare che persone con alterazioni posturali importanti soffrano molto di più di quelle con alterazioni posturali meno gravi. Eppure, gli studi effettuati a riguardo non sono giunti a una tale conclusione.
Al contrario, le evidenze scientifiche mostrano che il mal di schiena NON HA ALCUNA CORRELAZIONE DIRETTA con il grado di alterazioni posturali, come ad esempio la scoliosi.
I fattori che determinano l’insorgere del mal di schiena sono tantissimi. Risulta riduttivo (e pericoloso) prenderne in esame soltanto alcuni, considerandoli più rilevanti rispetto ad altri come ad esempio una rotazione del bacino, una dissimmetria degli arti inferiori o la presenza di scoliosi.
Pensa a tutte quelle persone con alterazioni importanti della colonna vertebrale (spalla curve, ipercifosi, iperlordosi) che, a scapito di quanto si possa credere, vivono privi di dolori!
Il segreto risiede nella plasticità e adattabilità del nostro organismo, in grado di modificarsi per ottenere sempre il massimo risultato sulla base delle circostanze e in relazione alle abitudini acquisite.
È stupefacente, se ci pensi, il modo in cui i muscoli e lo scheletro del nostro corpo siano programmati per adattarsi anche a posizioni assolutamente scomode e scorrette, andandosi a modificare proprio per evitare dolori!
Questo concetto deve assolutamente essere tenuto in considerazione quando si pensa di intervenire sulla postura con lo scopo di ridurre il mal di schiena!
Lo so, fa strano pensarla in questi termini dopo che, per anni e anni, ci siamo sentiti ripetere che “stare gobbi fa venire il mal di schiena” o che “si ha mal di schiena perché si sta gobbi”. Eppure, la scienza dimostra proprio il contrario! Falso mito numero uno: smontato!
Falsa Credenza 2:
“Una buona postura richiede una costante attenzione”
Molti dei miei pazienti credono che la loro cattiva postura sia dovuta al fatto che non ci pongono abbastanza attenzione. Insomma, credono di dover forzare la propria naturale propensione a mantenere un determinato tipo di postura perché non conforme agli standard della “buona postura” in grado di allontanare mal di schiena e problemi associati.
In qualche modo questa falsa credenza è la prosecuzione della prima, te ne sarai accorto. Ebbene, anche in questo caso questo modo di pensare è sbagliato!
Da un punto di vista pratico ti sarebbe impossibile pensare in continuazione alla postura che stai adottando in ogni momento. Infatti, diventerebbe veramente difficile muoverti, sedere, camminare, correre, fare insomma tutte quelle azioni che normalmente caratterizzano la tua quotidianità.
Il nostro corpo non è progettato per monitorare costantemente l’attività dei muscoli, tantomeno la nostra mente. Al contrario, tu cammini ogni giorno senza il bisogno di ricordarti di contrarre i muscoli flessori delle dita dei piedi. Allo stesso modo, stai in piedi senza dover pensare di attivare i muscoli addominali e tenere le scapole retratte.
La postura insomma è sotto il controllo di processi inconsci, che avvengono in maniera automatica e, fortunatamente, senza il nostro controllo!
Tutti ci siamo sentiti dire almeno una volta: “stai dritto con la schiena”, “tieni la pancia in dentro!” oppure “il petto in fuori!”. In quei casi ci siamo impegnati nel mantenere la postura desiderata ma… dopo qualche secondo, minuto al massimo, alla prima distrazione siamo tornati esattamente nella posizione in cui eravamo all’inizio!
Giustamente ti starai chiedendo: come fare allora?
Ebbene, se vuoi mantenere una buona postura devi fare in modo che questa diventi un atto inconscio e automatico! Devi renderla un’abitudine. Porre attenzione cosciente sui tuoi movimenti non è una strategia funzionale a lungo termine. Esistono esercizi specifici che se ripetuti nel tempo possono far sì che il tuo corpo immagazzini nuove abitudini. In questo modo, acquisirai la postura più funzionale e migliore per te.
Le nostre azioni e abitudini influenzano drasticamente le nostre capacità motorie. Sono le nostre abitudini a generare tutta una serie di competenze inscritte nella memoria motoria del nostro corpo, nel bene e nel male!
Falsa Credenza 3:
“Una buona postura richiede uno sforzo maggiore”
Terza falsa credenza: correlare la propria cattiva postura alla pigrizia o debolezza dei muscoli “posturali”. Pertanto, molti dei miei pazienti hanno ad esempio tentato di assumere la “postura perfetta” da manuale (o da video YouTube). Salvo poi, dopo pochi minuti, sentirsi stanchi morti.
Alla luce di questa debolezza, il segreto è allora – come spesso consigliato su internet – rafforzare i propri muscoli, così da poter mantenere la postura ritenuta corretta aumentando la resistenza.
Ahimè, lo devo dire, anche in tal caso la battaglia è persa in partenza, se fondata su questi assunti – privi di fondamento scientifico.
La soluzione, infatti, non può essere aumentare l’abilità di sostenere uno sforzo statico e anomalo rispetto alle abitudini posturali e muscolari della schiena, ma al contrario di trovare una postura che richieda meno sforzo!
Ricorda: il grado di fatica associato a un movimento è un ottimo parametro per determinarne correttezza o scorrettezza.
Una postura ottimale, di conseguenza, è una postura che non ti stanca e che non causa stress e fatica nei tuoi muscoli. Se per te una determinata postura, anche se ritenuta corretta in virtù dei parametri di personal trainer o altri professionisti (o meno…), è stancante e fastidiosa, se impedisce movimenti fluidi e ti fa sentire bloccato, vuol dire che allora non è efficace.
Il tuo corpo così come il tuo cervello – preferisce sempre l’efficienza massima in relazione al minimo sforzo, e tenderà sempre ad acquisire nuove strategie posturali più funzionali e abbandonare quelle che ritiene troppo faticose o inefficienti. Se dunque ti sforzi di mantenere una determinata postura per sembrare più alto e più dritto, non appena smetterai di pensarci, e cioè dopo appena 3-4 secondi, tornerai esattamente nella posizione iniziale!
Falsa Credenza 4:
“Postura significa stare bene quando si è fermi”
Anche questo, devo ammetterlo, è un grande classico del sentito dire sulla postura. L’errore è quello di considerare la postura come l’opposto del movimento, un qualcosa dunque di rigido e statico.
Di conseguenza per assumere la postura perfetta le persone tendono a irrigidirsi.
Al contrario di quanto si crede, è invece importante tu comprenda che anche una postura “apparentemente” statica (per esempio: il semplice rimanere dritti in piedi o sedere mentre si studia o lavora), in realtà prevede piccoli e continui micro-movimenti del corpo, e tutt’altro che rigidità!
Per farti comprendere come questa relazione – postura = immobilità – risieda su un assunto sbagliato, voglio farti riflettere su una cosa.
Prendi in considerazione le dimensioni ridotte del nostro sistema d’appoggio, le piante dei piedi, in relazione al peso e all’altezza del nostro corpo: stare in piedi è una procedura ad alto rischio di instabilità che necessita della costante contrazione di tutta una serie di muscoli interni che bilanciano e riportano il peso del nostro corpo verso il centro di gravità. Costanti e numerose, piccole oscillazioni della testa e dei piedi danno forma a invisibili movimenti circolari – dalla forma a 8.
Ecco che, allora, mantenere una postura non significa restare fermi o rigidi, ma garantire un costante e armonico movimento oscillatorio attorno al punto di equilibrio.
La postura, lungi dall’essere l’antitesi del movimento, è anzi il punto di partenza per l’esecuzione di qualsiasi movimento, in quanto garantisce l’equilibrio necessario a stare in piedi.
Una postura ottimale ti permette di compiere qualsiasi movimento con il minimo della preparazione e della fatica. Il tuo intero organismo – grazie alla collaborazione di cervello, sistema nervoso centrale, sistema neurofisiologico e muscoloscheletrico – costantemente prepara il tuo corpo a compiere anche il più piccolo movimento, senza eccessivi sforzi e senza rischi di infortunio. Il tutto sempre nell’ottica della migliore performance in relazione alla circostanza in corso.
Insomma: la postura non è una posa statica e rigida da mantenere, è anzi l’insieme di movimenti oscillatori armonici che permettono di respirare, restare in equilibrio e preparare il tuo corpo al movimento più efficace, abbattendo rischi di infortuni e eccessivi sforzi.
Falsa Credenza 5:
“Dritto e Simmetrico è sempre meglio”
Stai dritto, tieni la pancia in dentro e spingi il petto in fuori! Scommetto che questa frase non ti giunge nuova. Personalmente, l’associo ai miei nonni che, quando ero bambino, mi invitavano a mantenere sempre una postura dritta e simmetrica.
Come vedi, il luogo comune va avanti di generazione in generazione da ormai tanti anni e non è soltanto associabile ai moderni esperti di postura. È molto più radicato. E, pertanto, molto più difficile da fronteggiare di quanto si possa immaginare.
Ti dico subito una cosa: il livello di simmetria nella tua postura non ha alcuna importanza!
Questa idea che avere la postura perfetta equivalga a essere perfettamente simmetrici deriva da uno standard ideale, che non tiene conto delle singole fisionomie dei corpi.
Ciò che conta non è rispettare la morfologia di un canone ideale, ma rispettare come tu ti senta entro una specifica postura!
Provare a deformare il tuo corpo per rispettare canoni ideali è rischioso. Ti spiego il perché: ti costringe ad assumere posizioni innaturali e, a lungo andare, nocive. Ogni persona ha una propria struttura scheletrica e, dunque, una propria postura di cui tenere conto! Tutti noi, peraltro, abbiamo piccole asimmetrie tra le ossa della parte destra e sinistra del corpo che ci discostano dal canone anatomico ideale. È del tutto normale!
Ricordo ancora, quando ho seguito i miei studi di dissezione anatomica al King’s College Hospital di Londra, il momento in cui ho visto (e toccato con mano!) che le ossa di una parte del corpo sono totalmente diverse da quelle della parte opposta. Fu sconvolgente, abituato anche io – come te – all’idea che esistano misure e forme perfette a livello anatomico da rispettare.
Le vertebre “vere” non apparivano come quelle rappresentate nei libri di anatomia, perfettamente rettangolari e simmetriche! Anzi, tutte le colonne vertebrali che esaminavo presentavano curve scoliotiche.
Questa evidenza dei fatti, rafforzata e garantita anche dalle terapie coi miei pazienti che sin da allora portavo avanti, ha permesso l’emergere di una presa di coscienza fondamentale a livello professionale: ognuno di noi presenta, a livello muscoloscheletrico e anatomico, delle asimmetrie.
L’asimmetria è la norma, non l’eccezione
Aver constatato di persona e dal vivo che la simmetria perfetta e, di conseguenza, la postura perfetta non esistono ha cambiato definitivamente il mio modo di approcciarmi ai pazienti.
Le ossa, peraltro, non sono il risultato di una produzione in serie come, ad esempio, le automobili. Al contrario, sono il prodotto di un lento, efficiente, costante sviluppo, generato dall’influsso delle tensioni dei muscoli a esse attaccati. Queste tensioni non sono omogenee, ma sono anzi differenti a seconda del lato del corpo dominante – che tutti noi possediamo.
In breve, ribadisco, è perfettamente normale avere qualche asimmetria posturale. Ecco degli esempi: se le vertebre si flettono lateralmente nel tratto lombare, formando una scoliosi, è più che normale avere da qualche altra parte della colonna vertebrale una curva nella direzione opposta. Perché? Semplice: serve per mantenere la posizione neutra sia del bacino che della testa, bilanciando questa asimmetria.
Ecco che, allora, cercare di raddrizzare la colonna vertebrale mediante allungamenti o rafforzamenti muscolari crea soltanto inutili tensioni (a meno che si tratti di scoliosi eccessive e innaturali). Queste tensioni, impedendo quei micromovimenti fluidi di cui ti ho parlato prima, generano problemi più gravi.
La postura ideale è insomma differente per ognuno di noi. Per questo motivo, non preoccuparti molto di come la tua postura appare. Concentrati piuttosto su come ti senti nella tua postura.
Non puoi cercare di ottenere una postura che senti innaturale, scomoda, che impedisce movimenti e ti fa sentire rigido.
Ho visto spesso molti professionisti utilizzare strumenti come il filo a piombo o gli specchi quadrettati per far notare come la tua postura non sia perfetta!
Tutto questo serve solo a metterti in testa false credenze e fare la fortuna dei terapisti e creatori di contenuti web, che con queste argomentazioni ti vendono pacchetti di sedute di posturale con la promessa (falsa), di riportarti ad essere perfettamente dritto e simmetrico.
Se hai ben compreso tutto quello che ti ho raccontato fino ad ora sulla cattiva postura e il mal di schiena, e sono certo sia così, allora sarai in grado di capire che tutto questo non sia affatto funzionale. Anzi, manca addirittura di basi scientifiche di riferimento.
Non è possibile cambiare la forma delle tue ossa. Quindi, quello di cui hai bisogno è di un trattamento ben diverso, ad personam, gestito da professionisti che tengano conto delle tue esigenze e delle basi scientifiche di cui ti ho parlato oggi.
Conclusioni
Lo so, quello di cui abbiamo parlato oggi è ben diverso da ciò che sei stato abituato ad ascoltare e credere sulla relazione tra cattiva postura e mal di schiena.
A oggi però, grazie agli studi portati avanti dalla comunità scientifica, posso dirti che le cose stanno cambiando. Ciò grazie a nuove prospettive teoriche e terapeutiche al passo coi tempi e all’abbandono di vecchi “dogmi”, ormai notoriamente scorretti dal punto di vista anatomico.
Ormai risulta antiquato parlare di “postura perfetta”.
Questo concetto risulta distaccato dalle evidenze reali emerse da studi e analisi scientifiche.
Si sta gradualmente passando dal modello Biomeccanico, basato sulla STRUTTURA del corpo e che identifica la postura perfetta con il dritto e simmetrico, al modello Mio-fasciale. Quest’ultimo si concentra invece sulla FUNZIONE: ossia, su come il singolo individuo si muove e su come i muscoli, sotto il controllo del Sistema Nervoso, lavorino per mantenere una buona postura e generare specifici movimenti.
Si è passati insomma da una visione più STATICA, per cui il corpo del soggetto doveva essere conformato al tipo ideale, a una concezione più DINAMICA e REALISTICA. Quest’ultima prevede l’esecuzione di alcuni test funzionali. Così facendo è possibile valutare l’efficienza degli schemi motori di base dai quali si sviluppano tutti i movimenti che compiamo durante la giornata.
Prima di salutarti voglio darti un consiglio: non perdere tempo e non sprecare soldi sottoponendoti a cicli infiniti di sedute di Posturale che altro non è se non una forma di stretching applicato – peraltro – in modo sbagliato e sui muscoli sbagliati!
Lavora piuttosto sulla Core Stability. In aggiunta a ciò, fai esercizi di stretching specifici solo su questi due muscoli: pettorali e psoas.
Ti assicuro che se sarai costante per almeno 30 giorni il tuo corpo migliorerà e ti sentirai più forte e flessibile.
Se hai trovato questo articolo sulla cattiva postura e il mal di schiena interessante non dimenticarti di lasciare un tuo commento e di condividerlo; mi aiuterai a migliorare l’informazione attorno a questi delicati argomenti.
Dr. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista
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