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Gli infortuni dei corridori sono numerosi, soprattutto nelle fasi iniziali. Ma, anche i runners più esperti possono affrontarli, soprattutto durante i periodi di allenamento impegnativo.
Quali sono i trattamenti indicati in caso di gravi lesioni?
Le possibilità di terapia sono numerose. Oggi però vorremmo concentrarci su una forma di trattamento: l’osteopatia. Nella nostra guida definitiva su come l’osteopatia può aiutare i runners, non tratteremo solo le basi di questa forma di cura olistica, ma anche i benefici che presenta per gli infortuni dei corridori. Vi guideremo attraverso l’esperienza completa del trattamento, offrendovi tutti i dettagli necessari per comprendere l’osteopatia. Scoprite insieme a noi il mondo del trattamento osteopatico e vedete come può aiutarvi.
Osteopatia: una breve presentazione
L’osteopatia è un tipo di medicina complementare o alternativa. Ha lo scopo di muovere, allungare, massaggiare le articolazioni e i muscoli per individuare, trattare e prevenire i problemi di salute. Si tratta di una terapia comune per il trattamento delle lesioni sportive. Tuttavia, la si applica anche per curare vari problemi alle articolazioni, alle ossa o ai muscoli.
Filosofia
Il padre dell’osteopatia era un uomo chiamato A.T. Still. In Autobiografia, uno dei quattro libri da lui pubblicati sull’argomento, Still paragona un osteopata a un ingegnere. Al pari di un ingegnere, infatti, un osteopata deve essere in grado di padroneggiare il trattamento del suo paziente. Quindi concepisce il corpo come un motore o un sistema. Questo ha portato a credere che l’osteopatia debba essere un trattamento olistico: una terapia che tratta il corpo nel suo insieme.
Per ulteriori ricerche sulla filosofia osteopatica, è possibile consultare i lavori completi di Still: Autobiografia di Andrew Taylor Still con una Storia della scoperta e dello sviluppo della scienza dell’osteopatia, Filosofia dell’osteopatia, La filosofia e i principi meccanici dell’osteopatia e la ricerca e la pratica dell’osteopatia.
Osteopati, Fisioterapisti e Chiropratici
Molto spesso si confonde l’osteopatia con la fisioterapia o la chiropratica. È vero che condividono tutti lo stesso obiettivo riabilitativo, ma cosa li distingue? Innanzitutto, gli osteopati sono diversi dai chiropratici e dai fisioterapisti per le valutazioni effettuate, le tecniche e le aree di intervento. Per esempio, un chiropratico richiede spesso diagnosi tradizionali come vari test o scansioni digitali. Un osteopata, invece, esamina fisicamente il paziente attraverso un approfondito processo di valutazione. Fisioterapisti e osteopati condividono ideologie e metodi di formazione diversi, anche se hanno molti punti in comune. Ciò che distingue l’osteopatia dalle altre forme di terapia è il fatto che lavora per trattare il corpo a livello olistico.
Tecniche
Un osteopata deve possedere un forte background in anatomia e una vasta conoscenza delle ossa, dei tessuti, delle articolazioni e dei muscoli. Alcune delle tecniche utilizzate dagli osteopati includono:
- Valutazione biomeccanica e movimento funzionale. Si riferisce a una valutazione utilizzata per analizzare l’andatura, i modelli di camminata e di corsa. A questa bisogna aggiungere una disamina del movimento di aree specifiche quali la schiena, i fianchi, le ginocchia e i piedi,
- Massaggio dei tessuti molli. Questa tecnica si concentra sull’aumento del flusso sanguigno e sul rilassamento dei muscoli per mezzo di un massaggio a pressione profonda,
- Attività fisica e riabilitazione. Esercizi specifici per migliorare la salute, per il recupero delle lesioni e per l’allenamento quotidiano. Possiamo includervi anche consigli sull’ortesi e sull’uso del taping.
Tecniche accessorie includono la mobilizzazione delle articolazioni, tecniche di energia muscolare e il rilascio miofasciale. Se avete domande specifiche su una di queste tecniche, non esitate a chiedere all’osteopata. Sarà più che felice di darvi dei chiarimenti in modo che possiate capire l’intero processo.
Prima consultazione: cosa aspettarsi
Quando si visita un osteopata per un consulto, la valutazione è significativa tanto quanto il trattamento vero e proprio. Per capire la fonte del problema, lo specialista eseguirà un esame fisico esaustivo, determinando alla fine la forma di trattamento più appropriata. Tuttavia, prima di questo esame, l’osteopata vi chiederà informazioni sulla vostra storia clinica. Precedenti lesioni, procedure e persino la storia dei farmaci assunti sono tutte informazioni necessarie per ottenere una maggiore comprensione della vostra attuale condizione. Dopo l’esame fisico generale, lo specialista si focalizzerà su specifiche parti del corpo, verificando il movimento delle articolazioni e dei muscoli.
I benefici dell’osteopatia per i corridori
Se sei un podista – amatoriale o professionista – sai quanti rischi corre il tuo corpo durante le sessioni di allenamento prolungate. Dal ginocchio del corridore alle distorsioni fino agli strappi muscolari, le lesioni possono variare da lievi a gravi. Qui sotto parleremo dei più comuni traumi da corsa in una sezione apposita, ma ora dedichiamoci ai benefici dell’osteopatia per gli infortuni dei corridori.
Approccio olistico
Come avete già capito, uno dei tratti definitivi dell’osteopatia è il suo approccio olistico. Un osteopata non si concentra solo sull’area della lesione, quanto piuttosto su come la specifica regione sia connessa con tutto il resto del corpo e con il suo corretto funzionamento. Ad esempio, se si consulta un osteopata per il ginocchio del corridore non ci si limiterà a ottenere un trattamento solo per il ginocchio. Invero, l’osteopata ispezionerà aree come la parte bassa della schiena, le anche e i piedi. Dopo aver appreso maggiori informazioni sulla vostra storia e sulle vostre abitudini, il professionista lavorerà al fine di riallacciare una adeguata connessione con il resto del corpo. Questa metodologia è fortemente legata alla filosofia di base dell’osteopatia, di cui abbiamo parlato nella prima parte della nostra guida.
Nessun farmaco, solo terapia
L’osteopatia è una terapia manuale, olistica, che mira a guarire il corpo senza altri fattori esterni. Gli osteopati credono fortemente che il corpo abbia il potere di guarire se stesso, a condizione che vengano applicate le tecniche adeguate. Al paziente non è richiesto di assumere farmaci, che potrebbero potenzialmente danneggiare altri organi del corpo. Pertanto, può essere un trattamento molto benefico per gli infortuni dei corridori professionali, che sono incentivati a mantenere sempre un corpo sano.
Vantaggi a lungo termine
L’osteopatia ha una serie di benefici a lungo termine per il corpo, la mente e lo spirito. É un trattamento preventivo, il che significa che può aiutare gli atleti a prevenire gli infortuni. L’osteopatia riguarda tanto i cambiamenti nello stile di vita, nella dieta e nei regimi di fitness quanto la terapia stessa.
Infortuni comuni che possono essere trattati con l’osteopatia
Sono innumerevoli gli infortuni dei corridori. Non solo la parte inferiore del corpo è soggetta a incidenti, ma i runners possono anche subire dolorosi danni alla schiena che potrebbero fiaccare le loro prestazioni. Sebbene quasi la metà delle lesioni più frequenti siano legate alle ginocchia, anche talloni, stinchi e caviglie possono essere esposti a traumi. Le ragioni delle lesioni da corsa sono varie. Vanno dalla mancanza di riscaldamento al semplice fatto di spingersi troppo oltre quando il corpo invia segnali di fare una pausa.
Di seguito, trovi una lista di dolori e infortuni dei corridori e che possono essere trattati con l’osteopatia.
Sindrome femoro-rotulea
Probabilmente è l’infortunio più comune nella corsa, il cosiddetto “ginocchio del corridore“. Quando si verifica questa problematica il paziente può avere o meno un ginocchio gonfio, ma il dolore è quasi inevitabile, soprattutto in prossimità della rotula. Generalmente, è dovuto all’eccessivo affaticamento della rotula dopo una corsa prolungata o, d’altra parte, dopo una seduta di allenamento protratta a lungo. Colpisce anche altre regioni del corpo, come la zona pelvica o le anche.
Fascite plantare
La fascite plantare è un’infiammazione della fascia plantare ossia del legamento posto tra le dita dei piedi e il tallone. Anche se è una condizione frequente negli anziani, si riscontra spesso tra gli infortuni dei corridori. Per questo motivo, molti l’hanno soprannominata “il tallone del corridore”. Si verifica quando i podisti passano lunghi periodi di tempo ad allenarsi su superfici dure. Il dolore generato dalla fascite plantare può essere avvertito nella zona del tallone, ma anche nella parte inferiore del piede. Può addirittura colpire entrambi i piedi. La fascite plantare può essere trattata con successo ricorrendo a tecniche osteopatiche.
Tendinopatia della rotula
Conosciuta anche come tendinopatia rotulea è una lesione del tendine della rotula. Quantunque spesso venga chiamata “ginocchio del saltatore”, può colpire anche chi si dedica alla corsa. Come le altre lesioni sopra descritte, può essere trattata con l’aiuto di un osteopata.
Sindrome da stress tibiale mediale
La sindrome da stress tibiale mediale si riferisce all’eccessiva sollecitazione della tibia, solitamente chiamata stinco (la sindrome è anche nota come spaccatura della tibia). La sindrome da stress tibiale mediale (MTSS) colpisce in particolare il lato interno della tibia. I corridori possono sentire un grande dolore lungo la tibia interna, di solito nella parte inferiore del ginocchio.
Trattamento osteopatico per gli infortuni dei corridori
Nella maggior parte dei casi, un corridore può ricorrere alla terapia manuale osteopatica o al trattamento manipolativo (OMT) per gli infortuni. Altrimenti, un runner potrebbe voler optare per l’agopuntura con la speranza di potenziare il trattamento.
Le tecniche terapeutiche non vengono eseguite solo nella zona specifica che causa il dolore, ma anche in altri punti chiave del corpo. Il trattamento manipolativo osteopatico varia da paziente a paziente. Tuttavia, in generale ruota intorno alle tecniche che abbiamo descritto nella nostra guida. Vi consigliamo di parlare personalmente con un osteopata per scoprire se l’OMT sia la scelta giusta per voi.
Prevenzione: sforzi e raccomandazioni per l’esercizio fisico
I seguenti esercizi non sono utili solo per la riabilitazione, ma anche per evitare di cadere vittima di un grave incidente sportivo! Gli esercizi di riscaldamento e di base possono ridurre le possibilità di infortunio durante le corse. Potete e dovete prendere in considerazione esercizi per tutto il corpo. Qui ce ne sono alcuni che sono particolarmente utili per i corridori.
Schiena
Anche se le rotazioni della parte superiore della schiena sono un esercizio naturale per i corridori, queste tendono ad essere trascurate durante il riscaldamento. Le rotazioni toraciche della colonna vertebrale sono estremamente facili da ricordare e da eseguire. Sedetevi su un letto o su una sedia mantenendo la schiena dritta e i piedi ben fissati sul pavimento. Mettete una mano sulla spalla opposta. Fatelo anche con l’altra mano. Iniziate poi a ruotare a destra e a sinistra ripetendo l’esercizio 10 volte su ogni lato.
Fianchi
Esistono allungamenti dell’anca di natura osteopatica ed esercizi ad hoc adatti ai corridori di tutti i livelli. Il più semplice ed efficace per i principianti è l’allungamento dei glutei. Per farlo bene: sdraiatevi sul pavimento, afferrate il ginocchio e lasciate l’altro braccio disteso lungo il pavimento. Spingete il ginocchio in su nella direzione opposta fino a quando non sentite un buon allungamento dei fianchi. Mantenete la posizione per circa trenta secondi. Se siete un corridore intermedio, potete allungare i quadricipiti stando in piedi a testa alta (se necessario appoggiatevi su una sedia o una parete). A questo punto, tirate il piede all’indietro verso la natica. Dopodiché ripetete l’esercizio con l’altra gamba.
Ginocchio
Poiché il ginocchio del corridore è un grande cruccio per gli atleti, è naturale che esistano una grande varietà di esercizi osteopatici per il ginocchio. Il più semplice da eseguire consiste nell’estendere la gamba per aumentare la forza del quadricipite. Cosa bisogna fare? Arrotolate un asciugamano, sedetevi con le gambe davanti a voi e mettete il telo sotto un ginocchio. Sollevate delicatamente il piede il più in alto possibile per 10 secondi e riposizionatelo con cautela. In alternativa, potete anche allungare la gamba stando seduti su una sedia. Tenete le braccia in basso su entrambi i lati della sedia e sollevate con cautela la gamba verso l’alto. Allo stesso modo, mantenete la posizione per diversi secondi e ripetete la posizione per dieci volte.
Caviglie e piedi
Per quanto riguarda i piedi e le caviglie, gli esercizi principali si concentrano sullo stretching o sul rafforzamento. Se si opta per l’opzione di stretching, è possibile eseguire l’allungamento dei polpacci. Sul bordo di un gradino o di un marciapiede abbassa il tallone e poi riportatelo nella posizione di partenza, in modo da sentire uno stiramento nel muscolo del polpaccio. Se necessario, tenete qualcosa per la stabilità. Se volete rafforzare le dita dei piedi, i piedi e le caviglie, potete provare con una serie di esercizi pensati per accrescere l’equilibrio. Ponetevi dritti e bilanciate il peso corporeo su una gamba. All’inizio, mantenete la posizione per dieci secondi e aumentate gradualmente il tempo trascorso su una gamba. Se avete difficoltà, potete usare un oggetto o appoggiarvi a un muro.
Questi esercizi vi aiuteranno non solo per il trattamento a lungo termine, ma anche per prevenire gli infortuni. Vi consigliamo di parlare con il vostro medico prima di praticarli così da verificare se sono adatti alla vostra condizione. Se volete fare altri esercizi, non esitate a chiedere all’osteopata una guida supplementare.
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Dott. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista
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