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Home » Articoli » Rottura tendine rotuleo: esercizi riabilitativi
rottura tendine rotuleo

Rottura tendine rotuleo: esercizi riabilitativi

5 Novembre 2020 by Dr. Christian Tonanzi Lascia un commento

La rottura del tendine rotuleo è una lesione piuttosto dolorosa, che può limitare la capacità di camminare, correre e impegnarsi nelle normali attività lavorative e ricreative. In questi casi, la fisioterapia può essere di grande aiuto. Una componente importante della riabilitazione per il tendine rotuleo è l’esercizio fisico. Il giusto programma di esercizi per la lacerazione del tendine rotuleo può aiutarti a riacquistare rapidamente e in modo sicuro il normale range di movimento (ROM). Ancora più importante, può farti tornare alla normale mobilità funzionale.

Anatomia del tendine rotuleo

Il tendine rotuleo è, in realtà, un legamento. Infatti, attacca la rotula alla tibia. Per definizione, un legamento è una struttura che unisce due ossa. Ma, il tendine rotuleo è chiamato tendine perché è un’estensione del muscolo quadricipite. Quest’ultimo è il grande muscolo che si trova lungo la parte anteriore della coscia. Attraversa la rotula, prima come tendine del quadricipite e poi come tendine rotuleo. Alla fine, si attacca alla parte anteriore dello stinco e, più precisamente, sulla tuberosità tibiale. I quadricipiti sono i principali responsabili dell’estensione del ginocchio.

Come si rompe il tendine rotuleo?

Il tendine rotuleo si lesiona tipicamente a seguito di un qualche tipo di trauma. Di solito, una caduta sul ginocchio o un salto da un’altezza significativa provoca un sovraccarico del tendine, dando luogo a una lacerazione. 

Esistono due tipi di lacerazioni: parziali o complete. Nel primo caso, solo una parte del tendine è danneggiata. Il trattamento prevede l’immobilizzazione con un tutore o un gesso. In un secondo momento, è consigliabile un ciclo di terapia fisica per riacquistare il ROM e la forza nella gamba.

Una rottura completa del tendine rotuleo solitamente richiede una soluzione chirurgica. Durante l’intervento, il medico riposizionerà il tendine lacerato e lo suturerà. Il recupero post-operatorio è di circa 8-12 settimane e prevede un periodo di immobilizzazione con un graduale ripristino del ROM e della forza. Il fisioterapista e osteopata Christian Tonanzi può aiutarti in questo processo di riabilitazione.

Cura iniziale

Sospetti una lacerazione del tendine rotuleo? Se sì, è necessario che ti rechi immediatamente da un medico. Uno specialista può esaminare il tuo ginocchio e diagnosticare correttamente la tua personale condizione.

I sintomi di una rottura del tendine rotuleo includono:

  • Dolore al ginocchio,
  • Gonfiore nella parte anteriore del ginocchio,
  • Difficoltà a camminare,
  • Incapacità a estendere completamente l’articolazione del ginocchio,
  • Rossore vicino alla rotula

Se il medico sospetta che il tendine rotuleo si sia lacerato, possono essere effettuati studi diagnostici come la radiografia o la risonanza magnetica. Solo così avrà la conferma effettiva di una rottura e potrà escludere altri problemi al ginocchio. In seguito, si deciderà se sia il caso o meno di eseguire un intervento oppure di immobilizzare il ginocchio, permettendo al tendine di guarire in modo non chirurgico. 

La cura iniziale per una lacerazione del tendine rotuleo include il principio R.I.C.E.:

  • Riposo,
  • Ghiaccio,
  • Compressione,
  • Elevazione

Dopo alcune settimane, si può iniziare con una terapia soft. In seguito, la mole di lavoro fisico verrà piano piano incrementata affinché tu possa riacquistare forza e tornare al precedente livello di funzione. Il nostro fisioterapista può guidarti verso un pieno recupero.

Avvio della fisioterapia dopo la rottura del tendine rotuleo

Innanzitutto, sarà effettuata una valutazione iniziale. Durante questa fase, il fisioterapista farà delle domande inerenti la lesione e il tuo personale stato di salute attuale. Si farà anche un’idea della tua condizione di salute precedente all’infortunio. Tutto ciò lo aiuta a capire quanto questa lesione abbia influito sul tuo stile di vita e a stabilire obiettivi funzionali realistici per la riabilitazione.

Saranno prese varie misure, tra cui:

  • Dolore,
  • Raggio di movimento,
  • Forza,
  • Stabilità,
  • Mobilità funzionale e del tessuto cicatriziale (qualora tu abbia subito un intervento chirurgico)

Una volta completata la valutazione, il fisioterapista avrà un quadro a 360° della tua condizione e di quali esercizi specifici devono essere fatti per aiutarti a recuperare completamente.

Il nostro esperto può anche scegliere di utilizzare tecniche e modalità specifiche per potenziare il programma di riabilitazione. Queste possono includere:

  • Tecarterapia,
  •  Laserterapia,
  • Stimolazione elettrica,
  • Ghiaccio,
  • Calore,
  • Massaggio delle cicatrici,
  • Taping kinesiologico

Il programma di riabilitazione dovrebbe sempre includere una componente attiva di esercizio e movimento, al fine di recuperare la mobilità funzionale.

Programma di esercizi per la rottura del tendine rotuleo

Gli esercizi che il fisioterapista prescrive per la rottura del tendine rotuleo dovrebbero essere specifici per le tue esigenze. Non avere fretta di guarire: troppo e troppo presto può essere una ricetta per il disastro!  È probabile che il programma di esercizi includa movimenti che migliorano il ROM e la forza, includendo pure la deambulazione. Senza dimenticare poi gli esercizi di equilibrio e i salti, sino al ritorno a una piena e completa mobilità funzionale.

Non iniziare alcun programma di esercizi prima di aver ottenuto l’autorizzazione dal medico o dal fisioterapista.

Range di movimento del ginocchio

Il ginocchio è un’articolazione a cerniera, e i suoi movimenti principali sono quelli di flessione ed estensione. Il fisioterapista può prescrivere degli esercizi per migliorare il modo in cui il ginocchio si flette e si rimette in posizione dritta.

Un esercizio per migliorare la flessione del ginocchio potrebbe essere il seguente:

  1. Sdraiati sulla schiena con il ginocchio infortunato in posizione diritta,
  2. Metti un piccolo asciugamano sotto il tallone, in modo che scivoli facilmente sul pavimento,
  3. Piega lentamente il ginocchio verso l’alto, facendo slittare il tallone verso le natiche. Potresti sentire una leggera tensione nella parte anteriore del ginocchio. Piegati il più possibile, ma sempre rimanendo sotto la soglia del dolore,
  4. Ritorna lentamente alla posizione di partenza,
  5. Ripeti l’esercizio 10-15 volte

Il fisioterapista può anche farti eseguire una flessione statica del ginocchio in posizione supina. Per fare questo:

  1. Sdraiati sulla schiena con le natiche rivolte verso il muro,
  2. Metti entrambi i piedi sulla parete e lascia che la gravità permetta alle ginocchia di flettersi lentamente. Piega il più possibile fino a sentire un leggero stiramento del ginocchio,
  3. Mantieni la posizione per 30 secondi,
  4. Raddrizza lentamente il ginocchio facendo scivolare il piede,
  5. Ripeti l’esercizio 5 volte

Durante il periodo iniziale di immobilizzazione, il ginocchio sarà mantenuto dritto per evitare un eccessivo sforzo sul tendine rotuleo. In alcuni casi, può verificarsi una leggera perdita di estensione del ginocchio. Per migliorare il raggio di movimento, è possibile eseguire l’esercizio di sospensione inclinata come segue:

Per fare l’impiccagione inclinata:

  1. Sdraiati sul letto a pancia in giù,
  2. Fai scivolare il corpo verso i piedi del letto e lascia che la gamba penzoli dal bordo,
  3. Dovresti sentire un leggero stiramento nella parte posteriore del ginocchio,
  4. Mantieni questa posizione per 30-60 secondi,
  5. Riposizionati in modo che il ginocchio sia sostenuto,
  6. Ripeti l’esercizio 5 volte

Uno degli obiettivi principali della riabilitazione dopo la rottura del tendine rotuleo è quello di ripristinare la normale funzione del muscolo quadricipite. Il fisioterapista può prescrivere un esercizio che ha esattamente questa funzione.

Per eseguirlo in maniera corretta:

  1. Sdraiati sulla schiena,
  2. Metti un piccolo asciugamano arrotolato sotto il ginocchio,
  3. Premi delicatamente la parte posteriore del ginocchio sull’asciugamano. Dovresti percepire la contrazione del quadricipite,
  4. Mantieni la posizione per 5 secondi,
  5. Rilascia lentamente,
  6. Ripeti l’esercizio 10-15 volte

A volte, la contrazione statica del quadricipite viene eseguita in concomitanza con una stimolazione elettrica neuromuscolare. L’elettricità crea una contrazione più robusta, rieducando il muscolo a funzionare correttamente.

Gli esercizi per i quadricipiti sono tipicamente svolti nelle prime fasi della riabilitazione, quando sono più indicate le contrazioni isometriche. Questo fa sì che la contrazione avvenga, pur proteggendo il tendine rotuleo dolente.

Contrazione del quadricipite sopra un fulcro

Una volta che la contrazione del quadricipite statica è diventata un gioco da ragazzi, si può passare alla contrazione sopra un fulcro. La si può definire un ottimo esercizio per migliorare la funzione del quadricipite. In genere, viene fatta come apripista per il successivo sollevamento della gamba dritta, che si verifica più avanti nel programma di esercizi di riabilitazione.

Per eseguire questo esercizio:

  1. Sdraiati sulla schiena,
  2. Metti un piccolo sostegno sotto il ginocchio. Magari puoi avvolgere un pallone da basket in un asciugamano. Funziona benissimo!
  3. Raddrizza lentamente il ginocchio. La parte posteriore dell’articolazione del ginocchio deve rimanere a contatto con la palla,
  4. Una volta che il ginocchio è completamente esteso, contrai il quadricipite e tieni premuto per 5 secondi,
  5. Abbassa la gamba lentamente. Ripeti l’esercizio 10-15 volte

Gamba tesa 

Si tratta di una soluzione perfetta per rafforzare i muscoli dei fianchi e delle cosce. Considerali un punto fermo dei tuoi esercizi di riabilitazione.

Per eseguire il sollevamento della gamba con il ginocchio esteso:

  1. Sdraiati sulla schiena con il ginocchio sano piegato e la gamba non dolente dritta,
  2. Solleva lentamente la gamba contratta verso l’alto,
  3. Tienila in posizione rialzata per tre secondi e poi abbassala lentamente,
  4. Ripeti l’esercizio 10-15 volte.

Se il ginocchio si piega leggermente, significa che non si ha (ancora) la forza e il controllo muscolare per eseguire questo esercizio. Ti consiglio allora di tornare agli esercizi sopra descritti.

È possibile rendere più impegnativo il sollevamento della gamba dritta aggiungendo una cavigliera. Inizia con un peso di 1 o 2 kg e posizionalo prima intorno alla coscia. Nelle settimane successive, man mano che si diventa più forti, il peso può essere spostato lungo la gamba, rendendo così l’esercizio più laborioso.

Il sollevamento della gamba tesa può essere eseguito sulla schiena. Altrimenti, il fisioterapista può farti alzare la gamba su un fianco, rafforzando i muscoli glutei dell’anca. Le ricerche hanno dimostrato che una corretta funzione dei glutei è essenziale per la camminata e la corsa.

Mini Squat

Dopo aver lavorato per alcune settimane sul recupero del normale raggio di movimento e della forza, potrebbe essere il momento di passare a esercizi più impegnativi. Il mini squat e lo squat al muro sono ottimi modi per progredire in questo senso.

Per iniziare:

  1. Mettiti in piedi con le spalle al muro,
  2. Assicurati che i talloni siano distanti dal muro,
  3. Piega lentamente entrambe le ginocchia e lascia scendere il sedere di qualche centimetro. Abbassati solo fino al punto in cui le ginocchia si trovano piegate di circa 60-90 gradi,
  4. Mantieni questa posizione per 3 secondi e poi sollevati lentamente,
  5. Ripeti l’esercizio 10-15 volte

Una volta che lo squat al muro è diventato facile, il fisioterapista può prescrivere gli squat da seduti. Per fare questo:

  1. Drizzati in piedi con una sedia posta dietro di te,
  2. Abbassati lentamente fino a quando le natiche non toccano appena la sedia,
  3. Alzati,
  4. Ripeti l’esercizio da 10 a 15 volte

Esercizi di equilibrio

L’equilibrio e la propriocezione possono essere compromessi dopo un infortunio o un intervento chirurgico al ginocchio, che richiede un periodo di immobilizzazione. Se non lo sai, la propriocezione è la capacità del corpo di determinare dove si trova nell’ambiente. Parte della riabilitazione del tendine rotuleo consiste nel migliorare questa facoltà e l’equilibrio, recuperando così la normale capacità di camminare in sicurezza.

Gli esercizi di equilibrio e di propriocezione possono includere:

  • Porre tutto il peso su una sola gamba,
  • Stare in piedi con gli occhi chiusi,
  • Mettersi in posizione tandem, in modo che la punta di un piede possa toccare il tallone dell’altro,
  • Utilizzare strumenti per esercizi di equilibrio come la tavola propriocettiva

Una vera sfida consiste nel creare situazioni che possono essere potenzialmente a rischio, così da migliorare il proprio equilibrio. Sei pronto a mettere in discussione il tuo schema di equilibrio? Ovviamente, questo può aumentare il rischio di cadere. Assicurati che ci sia qualcosa di stabile a cui aggrapparti durante gli esercizi. Il fisioterapista può darti utili suggerimenti per migliorare l’equilibrio con qualche cautela.

Esercizio Pliometrico

Se hai intenzione di tornare a un’attività sportiva di alto livello, potresti focalizzarti sulla pliometria. Questa forma di esercizio richiede che si salti e si atterri, in modo tale da accumulare forza nei muscoli che viene poi restituita in modo sicuro.

Gli esercizi pliometrici possono includere:

  • Salto in avanti e indietro,
  • Balzo laterale,
  • L’esercizio di caduta dall’alto,
  • Salto con una sola gamba

L’esercizio pliometrico può porre elevati livelli di stress alle ginocchia e alle estremità inferiori. È necessario assicurarsi di progredire lentamente e correttamente. Il terapeuta può verificare che tu stia saltando e atterrando bene per ridurre al minimo il rischio di lesioni, massimizzando al contempo i benefici.

Bicicletta

Il fisioterapista potrebbe farti allenare su una cyclette come parte del programma di esercizi di riabilitazione del tendine rotuleo. I vantaggi di andare in bicicletta dopo questo tipo di lesione possono includere:

  • ROM migliorato,
  • Incremento della funzione cardio-respiratoria,
  • Miglioramento della resistenza degli arti inferiori,
  • Felicità (è stato dimostrato che l’esercizio aerobico migliora l’umore e la sensazione di benessere)

Una volta che si è fatto passi in avanti con la cyclette, il terapeuta può permetterti di usare la bicicletta all’esterno per tornare a un’attività fisica piacevole (e benefica).

Ritorno alla funzione completa

La riabilitazione della lesione del tendine rotuleo dovrebbe durare circa 8-12 settimane. Il fisioterapista ti farà acquisire in maniera ininterrotta e regolare il range di movimento, l’equilibrio e la piena mobilità.

Una parte del programma potrebbe essere il lavoro vero e proprio per tornare a pieno regime. Questo può significare concentrarsi su attività come salire le scale, camminare, correre o su qualsiasi altro compito funzionale, che puoi incontrare durante le attività quotidiane. 

Un consiglio da OsteoMov

Una lacerazione del tendine rotuleo può essere una lesione dolorosa che limita la capacità di camminare normalmente. Può impedirti di godere appieno le normali attività a casa e al lavoro. Lavorare con un fisioterapista è un eccellente modo per recuperare in sicurezza la mobilità e la funzionalità: finalmente potrai tornare al livello di funzionalità precedente!

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Dott. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista

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Category iconFisioterapia Tag iconcalore,  ghiaccio,  massaggio,  riposo,  risonanza magnetica,  tessuto cicatriziale

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Christian Tonanzi

Christian Tonanzi Laurea in Fisioterapia conseguita nel 2008 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma – Laurea in Osteopatia conseguita nel 2013 presso la European School of Osteopathy di Maidstone nel Regno Unito – Specializzato nel trattamento delle problematiche relative alla Colonna Vertebrale e nella cura del dolore cronico.
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