Trattare un infortunio ai tessuti molli in fase acuta
14 Gennaio 20227 Cose che Devi assolutamente Sapere sul Dolore
15 Novembre 2022In questo articolo affronterò il tema dell’eventuale correlazione tra cattiva postura e mal di schiena.
Quando avrai finito di leggere quello che ho da raccontarti ti sarà ben chiaro che attribuire il mal di schiena alla cattiva postura è alquanto riduttivo, per non dire insensato.
Questa falsa credenza rischia in molti casi non solo di ignorare la vera causa del mal di schiena ma anche di conseguenza costringere il paziente a sottoporsi a trattamenti totalmente inutili e senza senso. Come per esempio le sedute di Posturale.
Ti anticipo che metterò in discussione molte delle credenze che ancora oggi purtroppo vengono tramandate da terapista a terapista e scoprirai cose sul mal di schiena che nemmeno pensavi esistessero.
In questo articolo, allora, voglio mostrarti la grande varietà di fattori che contribuiscono all’insorgere del tuo fastidioso male alla schiena, sfatando innanzitutto qualche falsa credenza sulla postura perfetta.
Prima però permettimi di presentarmi.
Mi chiamo Christian Tonanzi e sono un Osteopata e Fisioterapista specializzato nella cura del Mal di Schiena.
Quando avevo da poco compiuto 20 anni ho iniziato a soffrire di mal di schiena. Per anni mi sono rivolto ai migliori specialisti per cercare di risolvere il mio problema ma senza però ottenere alcun risultato.
Tutti si focalizzavano sulla mia scoliosi, una discrepanza di 1 cm tra gamba destra e sinistra e sulla presenza di due protrusioni e un’ernia lombari.
Dopo aver speso molti soldi in terapie standard e uguali per tutti come TECAR, POSTURALE, MANIPOLAZIONI ed ESERCIZI DI RINFORZO, giunto all’apice della frustrazione ho lasciato il mio lavoro da impiegato e mi sono iscritto alla Facoltà di Fisioterapia prima e poi a quella di Osteopatia in Inghilterra.
Oggi mi sono liberato del mal di schiena e aiuto ogni giorno decine di persone a fare lo stesso!
Fatte le dovute presentazioni penso sia ora di iniziare!
Quante volte hai sentito dire che la causa del tuo mal di schiena è quella cattiva abitudine a sederti afflosciato sulla sedia, rimanendo curvo davanti al computer o alla televisione? Quante volte sei stato rimproverato dai tuoi genitori per via di quella tua tendenza a ingobbirti quando cammini?
Insomma, il collegamento logico è in men che non si dica fatto: il tuo mal di schiena e il dolore associato derivano da una cattiva postura!
Cercando su internet ti accorgerai che centinaia di medici, osteopati, chiropratici, fisioterapisti e personal trainer prescrivono soluzioni (anche fai-da-te) per curare il mal di schiena, sulla base dell’unica causa imputabile al mal di schiena, ossia appunto la postura!
Prova ad andare su Google e digitare le parole “postura” e “dolore”, otterrai all’incirca 3 milioni di risultati che ti mostreranno quanto sia sedimentato anche a livello medico questo cliché: mal di schiena = postura.
Ecco che allora non mi meraviglierei se anche tu credessi che l’unica causa imputabile al tuo fastidioso male alla schiena sia quella postura che assumi mentre sei a lavorare al computer o quando sei sul divano a guardare una serie tv su Netflix!
Se è certamente vero che una postura eretta, equilibrata, in grado di bilanciare nella maniera corretta il peso lungo la colonna vertebrale, migliori aspetto fisico e sensazione di benessere, è d’altro canto da sottolineare che è totalmente semplicistico pensare che basti rimanere dritti e simmetrici per evitare mal di schiena!
Le false credenze sul mal di schiena
Una delle più comuni credenze sul mal di schiena è quella secondo cui le asimmetrie provocano dolore. Facciamo un esempio.
Un terapista riscontra nella tua postura un’anomalia derivata da una rotazione e/o inclinazione del bacino.
Potrebbe inoltre misurare la lunghezza delle tue gambe, per verificare se una sia più lunga dell’altra, in quanto ciò potrebbe causare asimmetrie e sbilanciamenti del bacino e, di conseguenza, male alla schiena.
Ebbene, a questo punto probabilmente il suo scopo sarà quello di raddrizzarti, per evitare rischi di scoliosi e mal di schiena.
Questi concetti e strumenti diagnostici sono tutti efficaci e attraenti, indubbiamente.
Ma è davvero la postura l’unica causa scatenante, ed è davvero la sua correzione l’unica metodologia in grado di risolvere il problema?
È davvero necessario correggere la propria postura così da diventare simmetrici, con posture schiena dritta, pancia in dentro, petto in fuori stile attori di Hollywood?
Per rispondere a queste nostre domande, ci è utile a questo punto considerare i risultati di alcuni studi condotti, per cercare questa correlazione tra dolore e disallineamenti posturali.
Spoiler: non è stata trovata alcuna correlazione tra dolore e disallineamenti!
Quali sono i risultati degli studi scientifici, ad oggi, riguardo la connessione tra POSTURA NON PERFETTA e DOLORE?
Sono stati condotti alcuni studi per determinare la correlazione in questione: quella tra schiena e postura.
I partecipanti agli esperimenti sono stati suddivisi in due gruppi, in base alla sintomatologia più o meno presente: soggetti affetti da mal di schiena in atto, e soggetti non affetti da mal di schiena.
Il passo successivo è stato quello di eseguire delle indagini tramite radiografie e altri strumenti diagnostici.
Sono stati considerate, mediante questi strumenti, tutta una serie di variabili personali, dalla lunghezza e eventuale discrepanza delle gambe alla rotazione e/o inclinazione del bacino, sino ad arrivare alla presenza eventuale di scoliosi e eventuali altre alterazioni.
Dopo queste analisi preliminari è stato preso in esame se vi fossero differenze significative a livello posturale tra i due gruppi.
Altri studi hanno, invece, preso in esame la postura di un gruppo di partecipanti senza mal di schiena, determinando poi se i soggetti con un certo tipo di postura avrebbero potuto essere maggiormente predisposti ad avere mal di schiena.
Ciò che trovo interessante e che è importante portare alla luce è che i risultati emersi da questi esperimenti non sono stati sufficienti a chiarire ai medici, una volta e per tutte, se ci fosse davvero una relazione tra postura e mal di schiena!
Questi esperimenti in breve non mostrano che una cattiva postura – asimmetrie, rotazioni etc. – possa causare il mal di schiena.
Nello specifico, attraverso questi studi si è compreso che:
- Non esiste alcuna associazione tra discrepanza di lunghezza degli arti inferiori e mal di schiena;
- Non esiste maggiore correlazione tra mal di schiena severo e lordosi lombare, scoliosi, rotazione o slivellamento del bacino. Gli studi hanno infatti dimostrato che non esiste differenza tra mal di schiena severo o moderato in relazione a queste patologie.
- Adolescenti con asimmetrie posturali, come ipercifosi toracica e iperlordosi lombare, non hanno maggiori probabilità di sviluppare il mal di schiena rispetto a coetanei con una postura migliore;
- Non è detto che soggetti che svolgono lavori in cui è richiesto mantenere una postura sbagliata sviluppino o soffrano di mal schiena.
In breve, il nesso associativo tra dolore alla schiena e postura è tutt’altro che una regola: rappresenta un’eccezione!
Non esiste nesso causale e necessario che correla mal di schiena schiena e cattiva postura.
Ad esempio: hai mai ragionato sul fatto che potrebbe essere il dolore a causare alterazioni posturali, e non il contrario? In molti casi è il dolore che spinge ad assumere specifiche posizioni, spesso per alleviare il dolore causato da specifiche aree della schiena.
A confermare questa tesi, ti citerò un esperimento molto interessante.
Mediante induzione artificiale di mal di schiena, attraverso la somministrazione di alcune soluzioni irritanti, è stato per altro dimostrato che i pazienti soggetti all’esperimento attuassero delle posture alterate per alleviare o evitare il dolore!
In tal caso la cattiva postura non era la causa del mal di schiena, e nemmeno il contrario: la nuova postura serviva come strategia motoria per alleviare il dolore indotto!
Inoltre, anche se una cattiva postura può contribuire, a seconda dei casi, a generare mal di schiena:
i) non sempre la postura può essere perfetta;
ii) non esistono evidenze di correlazioni dirette tra correzioni posturali e alleviamento del dolore!
A questo punto, giustamente, ti chiederai come sia possibile che una postura tutt’altro che perfetta non sia la causa scatenante del mal di schiena. Domanda più che lecita.
Cerchiamo allora di comprendere le ragioni di questa apparente contraddizione rispetto agli stereotipi a cui siamo esposti generalmente!
Perché non esiste nessuna associazione tra dolore e postura?
Ci sono almeno 3 importanti ragioni per le quali la postura non è collegabile a possibili dolori:
1. I tessuti con il tempo si adattano ai cambiamenti
Il primo fattore di cui troppo spesso non si tiene conto è la grande plasticità del nostro organismo.
Il nostro organismo non è infatti un contenitore di tessuti, organi, strutture neurofisiologiche, ossa e muscoli che subisce passivamente gli input esterni. Al contrario, presenta una grande capacità adattiva, garantendoci la possibilità di agire nel mondo in maniera rapida e efficace.
Ecco che, allora, la teoria secondo la quale una cattiva postura costituisca la causa del dolore si basa ancora troppo su una concezione passiva del nostro organismo.
L’idea che una postura non perfetta provochi eccessivo stress in alcune aree del corpo, causando micro- lesioni che con il tempo si infiammano, fino a generare il dolore, non considera l’evidenza del fatto che i tessuti hanno la capacità di adattarsi ai cambiamenti posturali.
Così come i muscoli crescono e diventano più forti quando vengono sottoposti ad uno sforzo, anche le articolazioni, i legamenti e i tendini si adattano allo stress locale generato da posture particolari.
2. Un tessuto danneggiato non equivale al dolore
In seconda battuta, se anche il mal di schiena fosse imputabile a una cattiva postura, e/o che una cattiva postura danneggi dei tessuti, non è presente una correlazione causale, sufficiente e necessaria tra tessuto danneggiato e dolore.
Potresti insomma avere dei tessuti danneggiati, senza provare alcun dolore!
Esistono moltissimi studi su questo interessante fenomeno: danni tessutali in assenza di dolore! Questi studi dimostrano come una grande percentuale di persone (tra il 20% ed il 50% circa!) che non lamentano alcun dolore alla schiena, alle spalle e alle ginocchia, abbiamo in realtà ernie del disco, lesioni alla cuffia dei rotatori o lesioni ai menischi.
Ci sono infatti grandi probabilità di trovare alterazioni strutturali in persone di età superiore ai 30 anni, mediante analisi come la risonanza magnetica, anche in assenza di dolore.
Come è possibile prenda forma questo processo?
La risposta è che il dolore è un fenomeno molto complesso, dettato dall’interazione di molti fattori eterogenei, per cui ad esempio un danno tissutale non è il solo fattore che contribuisce al suo insorgere. Anche se un’alterazione posturale può causare un danno ai tessuti, questo non necessariamente darà vita al dolore.
3. Ogni persona è diversa dall’altra
Ti sembrerà banale, lo so, ma ti assicuro che non lo è affatto.
Per esperienza personale, posso dirti che a parità di diagnosi, ho avuto pazienti che presentavano sintomatologie eterogenee, andando per tanto contro ogni tipo di relazione 1:1 tra sintomi e diagnosi, tra cause e effetti.
Tutto dipende dalla storia clinica del paziente, dai suoi hobby, da ciò che ha fatto nell’ultimo periodo e dalle sue abitudini. A parità di struttura fisica, proprio in forza di quella plasticità di cui ti parlavo, siamo tutti diversi. Ecco perché è importante strutturare terapie ad hoc, come cerco di fare qui in OsteoMov, tenendo conto della storia e delle singole esigenze della persona che ho davanti.
Ognuno di noi ha una propria, unica struttura fisica, per cui le irregolarità e simmetrie sono la regola, non l’eccezione!
Dalla speciale dimensione e forma delle ossa dipende la capacità e modalità di un individuo di rimanere in piedi, di sedersi, di muoversi, adattandovi le proprie posture e andature, nell’ottica della migliore efficienza e del miglior confort.
Ciò che è asimmetrico e “storto” per una persona potrebbe essere confortevole per un’altra.
Ecco perché correlare alla postura la causa del mal di schiena, senza tenere conto delle differenze individuali, non solo è sbagliato, è anche pericoloso.
In breve, bisogna evitare a tutti i costi trattamenti fondati sul riferimento a un modello strutturale simmetrico, regolato solo su concezioni anatomiche ideali, che non consideri invece le tue necessità e configurazioni strutturali.
Con questo non voglio gettarti in un relativismo che non lascia speranze a trattamenti preventivi e richiede necessariamente il ricorso a un medico. Voglio darti qualche consiglio efficace e non pericoloso per prevenire e evitare mal di schiena!
ASSICURATI UN BUON ALLINEAMENTO, QUANDO SU DI TE GRAVANO FORZE INTENSE
Quindi: badare ad avere una postura perfetta o meno? La risposta è SI, MA NON SEMPRE NEL MODO IN CUI PENSI!
Il segreto, a mio parere, risiede nel badare alla tua postura non tanto da fermo, quando ti guardi allo specchio o sei a tavola – sia chiaro: non ti sto suggerendo d’infrangere le regole del bon ton accartocciandoti sul piatto di pasta che stai per mangiare!
Piuttosto ritengo sia importante badare alla tua postura quando sei in movimento!
Quando si è in movimento infatti, biomeccanica e forma ricoprono un ruolo fondamentale, mentre stando a riposo hanno una funzione minore. Questo perché quando si è in movimento le forze e le aree che agiscono sulle tue articolazioni sono diverse rispetto a quando si è in piedi, fermi, o seduti, essendo richiesta una diversa funzione alla base.
Quando sei seduto sulla poltrona, in salone, a guardare una serie tv su Netflix, lo stress meccanico che agisce su muscoli e articolazioni è enormemente ridotto – sempre considerando il fatto che il corpo possegga una grandissima capacità di adattamento e plasticità.
Invece, quando sei in movimento, camminando, correndo, o giocando a calcetto o a pallavolo con gli amici, aumenta lo stress meccanico e parallelamente diminuisce la capacità di adattamento del corpo in relazione a questi specifici agenti stressanti.
Risultato? Aumenta lo stress e, in relazione alla diminuzione della capacità d’adattamento per via della dinamica della circostanza, aumenta anche la probabilità di mal di schiena.
Pertanto, la postura e l’allineamento delle articolazioni conta in modo particolare quando ti muovi, ed è fondamentale quando cammini, corri, salti e ti abbassi.
In tutti questi casi, è opportuno che tu ponga estrema attenzione per assicurarti la migliore biomeccanica e il corretto allineamento della colonna vertebrale, per ottimizzare e distribuire i carichi e lo stress meccanico sulle strutture e diminuire il rischio di infortuni e migliorare la performance.
Morale della favola, quindi? Ecco tre consigli fondamentali, per sfatare il falso mito della postura perfetta!
1. Lavora sulle tue azioni in movimento
È più importante badare al movimento del tuo corpo, piuttosto che alla tua postura perfetta quando ti guardi allo specchio: bisogna intervenire cioè a livello funzionale, prescindendo da canoni estetici e considerando la tipologia di movimenti (e di stress associato) a cui il tuo corpo è abituato, in base alle attività più frequenti!
Non occorre che tu sia perfettamente allineato quando sei in piedi, così come non è un problema se tendi a curvarti un pochino in avanti quando sei seduto. L’importante è fare movimento per mantenere la mobilità delle articolazioni e della colonna vertebrale.
2. Varia spesso la tua postura
Di nuovo, siamo tutti diversi, pertanto è importante imparare a rispettare le proprie esigenze e a rispondere ai propri ritmi: c’è chi riesce a rimanere in piedi per ore, chi ha bisogno di sedersi ogni tot di tempo.
C’è però anche chi è costretto a rimanere seduto o in piedi per molte ore, con conseguenti dolori alla schiena, legati alle posture statiche, scomode, o al troppo stress esercitato.
In questi casi piccole variazioni di posizione diventano la strategia migliore per stare comodi ed evitare il dolore!
Piuttosto che mantenere la “postura perfetta” per tutto il tempo, cambia più spesso la posizione, così da distribuire meglio i carichi che il corpo è costretto a sopportare ed evitare che questo sia localizzato sempre sulle stesse strutture. Fai pause frequenti e continua a muoverti. E se una specifica posizione ti causa il mal di schiena cerca di trovare un’alternativa.
3. Dimentica la perfetta postura: pensa al corretto movimento!
Per riassumere in una frase: non ti preoccupare troppo di modificare la tua postura per avvicinarti a qualche modello ideale.
Non è da questo che scaturisce il tuo mal di schiena.
Diffida da chi vuole somministrarti cure e terapie senza tenere conto delle tue esigenze, e rifacendosi a modelli diagnostici ormai superati.
Evita di spendere soldi inutilmente acquistando videocorsi che ti rivelano gli esercizi “miracolosi” per migliorare la tua postura e liberarti dal mal di schiena!!!
Al contrario, cerca di sentirti comodo nelle posture che adotti, continua a muoverti e lavora per migliorare la tua funzione e, se necessario, ricorri a uno specialista che possa tenere conto delle tue esigenze personali, come facciamo qui a OsteoMov!
Se hai trovato l’articolo sul mito della postura perfetta interessante lascia un commento e condividilo per aiutarmi a sensibilizzare le persone su un argomento tanto diffuso quanto delicato come il Mal di Schiena.
Dr. Christian Tonanzi
Osteopata e Fisioterapista
Bibliografia utile:
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Pope, Bevins – The relationship between anthropometric, postural, muscular, and mobility characteristics of males ages 18-55. Spine (Phila Pa 1976). 1985 Sep;10(7):644-8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/4071274
Grob, Frauenfelder et al. – The association between cervical spine curvature and neck pain. Eur Spine J. 2007 May; 16(5): 669–678. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2213543/
Nourbakhsh, et al. – Relationship between mechanical factors and incidence of low back pain. J Orthop Sports Phys Ther. 2002 Sep;32(9):447-60. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12322811
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